olmo quirinale

UNA VITA DA BENEFATTORE

UNA VITA DA BENEFATTORE

Dedicarsi al prossimo è un gesto nobile: fa sentire bene chi lo compie, oltre a far star bene destinatario di tanta generosità. Dedicare il proprio tempo libero, oppure una giornata o qualche ora della propria settimana, aprire il portafoglio per sostenere chi sta attraversando un momento di difficoltà, sono azioni che, soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria, scaldano il cuore e donano speranza.

olmo quirinale

Ma c’è chi è andato oltre è ha deciso di dedicare tutta la sua esistenza al prossimo. Vita di un benefattore dei giorni nostri: questo la trama del film “Lupo Bianco”, alla fine del 2021 nelle sale cinematografiche, e che ripercorre la vita di Carlo Olmo, un filantropo di Vercelli che da anni ha fatto dell’aiuto al prossimo la sua missione di vita e che durante questa pandemia ha acquistato 160 mila mascherine e le ha distribuite gratuitamente agli abitanti della sua città, ai medici di famiglia, ai medici e agli infermieri degli ospedali e della Rsa di Vercelli, riuscendo a farne pervenire un carico anche ad alcuni ospedali della Lombardia e della Liguria che in primavera erano in trincea. Un impegno concreto nel contenimento del contagio che gli è valso il conferimento del Cavalierato della Repubblica: una onorificenza che gli è stata consegnata direttamente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha così voluto premiare oltre cinquanta cittadini che in modo diverso sono scesi in campo per combattere contro il Coronavirus.
Carlo Olmo è un benefattore dei giorni nostri che ha conquistato la curiosità e la creatività di Diego Cammilleri che ha deciso di realizzarne un film. Stephanie Beatrice Genova ha raccolta i racconti di Carlo Olmo e ne ha scritto la sceneggiatura. Una storia iniziata sotto il segno del dolore fisico e spirituale, ma che Carlo nel corso della sua vita è riuscito a trasformare in bene e in generosità. Carlo non conosce i suoi genitori naturali: ancora in fasce viene abbandonato in un orfanatrofio dove conosce la solitudine ma anche la malvagità dell’uomo, vittima di violenze e abusi. Poi, però, la sua esistenza cambia quando in quell’istituto entra un avvocato di Vercelli che, colpito dalla tristezza che usciva dagli occhi di quel bambino, decide di adottarlo. Carlo a quel punto inizia a conoscere amore e agi, non dimenticando mai il dolore che aveva provato sulla sua pelle. Nel frattempo si appassiona anche alle arti marziali e alla filosofia orientale, introdotto da un amico cuoco di un ristorante cinese della sua città che, nel giovane vercellese, intravede qualcosa di speciale annunciandoli che sarebbe diventato un maestro della saggezza orientale. Carlo non dimenticherà mai quella premonizione, e inizia a fare della sua vita una missione a servizio del prossimo. In un primo momento attraverso il suo lavoro di avvocato che, però, ad un certo punto abbandona quando – quasi per ironia della sorte – difende e riesce a far assolvere un cliente che in realtà risulterà poi il vero pedofilo. Si rifugia quindi in quell’Oriente che tanto ama per approfondire gli studi di filosofia orientale e delle arti marziali, poi tornato nella sua Vercelli intraprende la nuova vita a servizio della collettività. Nella cittadina piemontese costruisce l’Accademia di arti e filosofia orientale Shen Qi Kwoon Tai che apre a tutti coloro che vogliono avvicinarsi a queste discipline, ma diventa anche punto di riferimento per i vercellesi in difficoltà. Carlo Olmo è sempre impegnato in prima linea: raccolta fondi, acquisto di derrate alimentari per le persone in difficoltà, acquisto di computer e Ipad per gli studenti che non se lo possono permettere, punto di riferimento e di ascolto per chi sta attraversando in un momento di solitudine. Ogni volta che i vercellesi chiamano il loro cittadino dal cuore buono risponde con un sì.
La macchina della produzione del film “Lupo Bianco”, diretto da Tony Gangitano, si è già messa al lavoro. Le musiche sono curate da Serena Rubini , Marco Giva, Silva Poy e Francesco Cilione. A gennaio a Vercelli si terranno i casting, poi al via le riprese che si snoderanno tra Vercelli e provincia, Bergamo, Palermo e Roma.
Il film ha anche un profondo valore educativo e morale. Il lungometraggio è stato patrocinato dal Ministero della Pubblica Istruzione e il prossimo anno scolastico verrà proiettato nelle scuole italiane con l’obiettivo di far conoscere la storia di Carlo Olmo affinché possa diventare modello e fonte di ispirazione per le nuove generazioni, nella certezza che una società si costruisce sul bene.